
Ovvero, chi sono.
Anzi, presumo.
Classe 1970, adolescente problematico all’ITC, poi la facoltà di Scienze Politiche e da lì l’interesse per le materie umanistiche ed il mondo dei linguaggi, dalla comunicazione applicata alle arti visive.
So qualcosa anche di musica e informatica.
Ho una macchina fotografica in mano, da sempre.
Mio padre mi insegnò a fotografare e produrre in camera oscura.
Sono un fotografo professionista più o meno part-time (“più o meno” perché le definizioni del secolo scorso sono oggi inadeguate al contesto)
Dal 1995 ho Nicoletta al mio fianco.
Dal 2013 abbiamo Margherita.
Fotografo per smettere non è una provocazione.
Ricerco e indago sistematicamente un’immagine che completi qualcosa non ancora ben chiaro, consapevole che il raggiungimento eventuale renderebbe impossibile proseguire.